I Re Magi: Leggenda cristiana e mito pagano tra Oriente e Occidente by Franco Cardini

I Re Magi: Leggenda cristiana e mito pagano tra Oriente e Occidente by Franco Cardini

autore:Franco Cardini [Cardini, Franco]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: History, General, Religion
ISBN: 9788831742313
Google: -bA-DwAAQBAJ
editore: Marsilio Editori spa
pubblicato: 2017-11-22T23:00:00+00:00


Tuttavia i tre re erano intimoriti quando scesero dai loro dromedari: e presero dunque dei molti ricchi doni solo quel che si trovarono sottomano. Melchiar presentò al Signore trenta danari d’oro e un pomo aureo ch’era già appartenuto ad Alessandro e che evidentemente significava il potere del mondo (è il globo imperiale); Balthasar offrì l’incenso; e il negro Jaspar, piangendo, la mirra. Ma appena il pomo aureo del grande Alessandro fu toccato dal Bambinello, si ridusse in polvere come la statua che era apparsa in sogno a Nabucodonosor. Simbolo del potere terreno, vanificato da quello divino.

Si apre quindi un’ulteriore fase romanzesca, quella del ritorno dei tre re alle loro patrie. L’angelo impose loro di tornare per una via diversa da quella che avevano percorso sotto la guida della stella per giungere a Betlemme. Secondo la narrazione della Historia scholastica di Pietro Comestore e della Legenda aurea di Iacopo da Varazze, Erode, inseguendoli, distrusse le navi della cilicia Tarso perché venne a sapere che esse avevano aiutato i re a tornare in patria. Durante il viaggio di ritorno, dice Giovanni, i tre goderono di un’assistenza miracolosa (non dovuta quindi a prodigi che essi sapessero fare: sottolineare ciò era importante per scagionarli da accuse di magia), ma non della guida dell’astro divino: e difatti occorsero loro due anni per rientrare nelle loro sedi, mentre tredici giorni erano bastati per il viaggio di andata.

Ma una volta tornati in patria questi distratti magi di Giovanni dovettero dimenticarsi di provenire da terre differenti: li troviamo tutti e tre difatti sul fatidico monte Vaus, a erigere una cappella in onore del Re dei giudei. Da allora, essi si dettero all’apostolato del Signore e permasero fedeli alla Rivelazione ricevuta nelle loro patrie, evidentemente recuperate, finché nelle loro terre giunse l’apostolo Tommaso.

Il testo di Giovanni continua seguendo le fila di molti fatti e oggetti: la fuga in Egitto e il miracoloso balsamo trasudante dal luogo nel quale Maria aveva appeso le vesti sue e del Bambino per lavarle (è il famoso balsamo del giardino di Mataryyah presso il Cairo), i trenta denari di Melchiar che beninteso sarebbero divenuti quelli di Giuda e altre vicende ancora. L’andamento è quello romanzesco simile a tante altre avventure mirabili di oggetti e reliquie che si raccontavano ai pellegrini; la leggenda dell’Albero della Croce o, in un’area in parte diversa, quella del Santo Graal, seguono la medesima logica.

Da queste digressioni Giovanni torna per descrivere le vicende dell’apostolo Tommaso in India, sulla base di fonti che in gran parte coincidono con la Legenda aurea. Accolti e benedetti da Tommaso, i magi edificarono ai piedi del monte Vaus la città di «Seuva», che pare coincidere con la Saba-Sava della quale aveva già parlato Marco Polo, anche se – a differenza di quanto accade nel testo del Milione – qui l’identificazione con la Savé iraniana è impossibile, né Giovanni peraltro se ne preoccupa. Tommaso ordinò quindi i re vescovi e poi si trasferì nell’«India Superiore», dove sarebbe morto. Ordinati vescovi, i magi fecero varie cose, tra



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.